Social Family: quando le tendenze di viaggio sono il topic in famiglia
DAMMI TRE PAROLE: CONOSCERE, INFORMARE, CONSIGLIARE
I social network sono nati con una finalità prettamente positiva: agevolano la connessione e il contatto sia tra conoscenti sia tra perfetti sconosciuti che hanno il desiderio di stringere relazioni virtuali. Osservando le statistiche riguardanti l’utilizzo di piattaforme come Whatsapp e Facebook è possibile rilevare una significativa tendenza. L’esperienza sui social è composta sempre di più da conversazioni private, dalla creazione di stories e dalla condivisione di contenuti in community ristrette.
Sebbene l’hashtag sia una forma di categorizzazione pubblica e libera da restrizioni, diventa automaticamente un aggregatore di persone che vogliono parlare dello stesso argomento oppure coltivare gli stessi interessi.
Qual è la comunità digitale dove si è sviluppato maggiormente l’aspetto private delle reti sociali? La social family. Alzi la mano chi non fa parte o non ha fatto parte di una chat di gruppo tra parenti e persone care. Pochissimi mancherebbero all’appello. In queste “piazze segrete” si condividono emozioni, fatti quotidiani, pensieri liberi e soprattutto esperienze, anche relative a viaggi ed excursus enogastronomici.
Il cosiddetto passaparola, occupante il primo posto tra gli strumenti di marketing più efficaci e meno costosi per le strutture ricettive, passa anche da qui.
Introdursi nelle conversazioni private sulle piattaforme social con comunicazioni immediate, non scontate ed esaustive suscitando curiosità verso i target digitalmente alfabetizzati è la chiave giusta. Loro saranno gli ambasciatori della vostra offerta sponsorizzandola ad una persona cara che ne potrà apprezzare il valore.
Naturalmente la staffetta diventa più corta se parte dalla promozione di un’esperienza di vacanza vissuta da un componente della social family, che può così informare e consigliare l’intera rete sociale.