Hotel: la cultura che fa la differenza
Per molto tempo avere un ottimo cuoco poteva fare la differenza.
Molti ospiti ci avrebbero scelto solo per la qualità del ristorante, così il nostro problema più grande era quello di trovare il professionista più adatto ai nostri obiettivi.
Allo stesso modo, un cameriere capace o una receptionist accogliente bastavano per far funzionare bene la nostra struttura.
Se quindi le competenze sono state a lungo la nostra ossessione, è solo perché da loro derivavano la maggior parte dei nostri risultati.
Così è stato, almeno, fino a quando il mercato non è cambiato.
A quel punto, tutto quello che avevamo costruito negli anni precedenti è sembrato non bastare più. L’ospite ha dimostrato di avere nuovi interessi e tutte le nostre competenze, in un batter d’occhio, sono scivolate in secondo piano.
Cos’è successo: un mercato liquido
Quando il mercato era stabile, le competenze potevano bastare.
L’esperienza ci aveva insegnato a leggere i desideri dell’ospite, così era sufficiente fargli trovare una buona accoglienza, una buona cucina e un buon servizio perché fosse soddisfatto e disposto a tornare.
Col tempo però le cose sono diventate più complesse e oggi chi viaggia non solo ha nuove esigenze, ma le cambia anche velocemente.
Ciò che ha funzionato ieri potrebbe non funzionare più tra pochi mesi, e questo è il motivo per cui tutte le competenze invecchiano velocemente.
Trovare la risposta definitiva non è più possibile, ma bisogna cercare di volta in volta la risposta giusta ad ogni problema.
Per farlo è necessario concentrarsi sul processo attraverso il quale affrontiamo il cambiamento, quello che ci permette di trovare nuove soluzioni e opportunità anche di fronte a quelli che, a prima vista, potrebbero sembrare ostacoli insormontabili.
Questo significa abbandonare alcune vecchie dinamiche che ci legano ad una gestione un po’ troppo famigliare del nostro hotel.
Il che non significa cambiare lo stile della nostra ospitalità, quanto piuttosto iniziare a guardare al nostro albergo come a una vera e propria azienda, la quale ha necessariamente bisogno di una cultura imprenditoriale.
Un nuovo modello di gestione
In futuro, la cultura imprenditoriale avrà sempre più peso nel raggiungimento di certi risultati.
Sarà lei a fare la differenza perché, di fronte ad un mercato che cambia, dividerà coloro che non saranno capaci di rispondere al cambiamento da coloro i quali, invece, lo accetteranno di buon grado.
Flessibilità, capacità di risposta, lettura delle opportunità: sono tutte qualità che derivano da una gestione imprenditoriale del proprio hotel.
Una gestione che non lascia più nulla al caso e che certo non prende le sue decisioni a braccio, lasciando che sia l’intuito o qualche suggestione a definire il futuro della struttura.
Perché solo quando si conoscono con precisione i propri numeri si possono raggiungere i propri obiettivi, rispondendo per tempo agli ostacoli che di volta in volta si presenteranno sul nostro cammino.
Un esempio attuale
Già l’anno scorso i prezzi avevano subito un incremento.
L’aumento è poi proseguito nei mesi, al punto da arrivare ad esercitare un impatto considerevole sui costi delle nostre strutture.
Nonostante le avvisaglie, in molti hanno tardato ad organizzare una risposta, così oggi contiamo molte strutture impreparate ad affrontare questa situazione.
Se però l’ostacolo è nuovo, la soluzione in parte la si conosceva, e chi da tempo ha portato la propria gestione ad un livello imprenditoriale avrà senza dubbio applicato con costanza un accurato controllo di gestione, il quale gli avrà permesso di avere una chiara visione di quanto e come applicare l’adeguamento dei prezzi, riuscendo facilmente a salvaguardare la marginalità della propria azienda.
Una differenza non da poco se pensiamo che i più si limiteranno ad improvvisare, ritoccando il proprio listino senza sapere di quanto aumentarlo.
Vada come vada, alla fine dell’anno il commercialista presenterà loro il bilancio e non è per nulla scontato che le cose siano andate bene.
Più realisticamente, scopriranno che il loro margine sarà stato eroso dai costi incrementati e l’anno prossimo dovranno correre ai ripari, aumentando i prezzi ben oltre quanto avrebbero dovuto fare oggi.
E chi può dirlo, magari la prossima stagione il mercato si stabilizzerà e in molti, a quel punto, abbasseranno i prezzi proprio mentre loro saranno obbligati ad aumentarli.
In conclusione, mancare di una mentalità imprenditoriale ci farà sempre arrivare in ritardo rispetto a queste situazioni, costringendoci ad inseguire un mercato molto più veloce di noi.
Ecco perché è fondamentale riuscire sin da ora a portare, all’interno della nostra gestione, una nuova cultura.
Rispetto ai grandi cambiamenti che viviamo in questo momento siamo già in ritardo.
Fortunatamente, non è ancora troppo tardi.
Da oltre 30 anni mi diverto lavorando nel settore alberghiero, dove mi sono occupato di tutto: dalla manutenzione alla cucina e ristorazione, passando per la reception, fino alla direzione di catene alberghiere.