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  4. Il decalogo del turista slow

Il 2019 è stato dichiarato dal Ministero dei beni culturali l’anno del turismo lento. Ma chi sono i “turisti lenti”?

 

Il turismo cosiddetto “lento” o meglio conosciuto con l’appellativo anglofono “Slow Tourism” è un modo di viaggiare, di vivere esperienze, in maniera, appunto, lenta, attraverso percorsi meno battuti e luoghi che conservano ancora culture, memorie e caratteristiche affascinanti, uniche, autentiche, genuine.

Già un po' di anni fa si parlava di turismo lento, associandolo alla forma tipica e diffusa dell’escursionismo, della gita in montagna, ma non si tratta solamente di questo.

 

Oggi il turismo lento ha assunto una sua connotazione specifica caratterizzata da percorsi lunghi, veri e propri viaggi, in bicicletta, a piedi, con l’utilizzo di mezzi di trasporto eco-friendly che permettano di fruire del luogo nel giusto tempo.

Visto che nel 2019, il turismo lento riceverà ulteriori spinte di sviluppo non solamente in Italia, ma anche in tutta Europa, vogliamo racchiudere in un concentrato decalogo caratteristiche ed esigenze che identificano il target.

  1. Non sono solo giovani o viaggiatori che hanno bisogno di contenere le spese di vacanza, i “turisti lenti” sono un target traversale che abbraccia tutti coloro che condividono filosofia e valori di un modo di viaggiare lontano dalla frenesia e dal consumismo della vita quotidiana.

  2. Scelgono con cognizione la destinazione di viaggio, ricercano informazioni prima della partenza in maniera dettagliata su più fronti, storia, cultura, natura, tradizioni, prodotti tipici e molti altri aspetti del luogo.

  3. Non hanno una dimensione collettiva, si contrappongono alla chiassosità del gruppo, viaggiando da soli o in coppia, alla ricerca di avventura ed intimità interiore, curiosi verso il mondo che li circonda.

  4. Si muovono anche fuori dai circuiti tradizionali della destinazione, prendendosi la libertà di fermarsi, fare delle soste, che possano permettere di assaporare i luoghi, assecondando i propri ritmi.

  5. Prediligono servizi di trasporto, strutture ricettive, attività, che siano sostenibili, in grado di garantire il minor impatto ambientale possibile e siano gestiti possibilmente dalla popolazione locale.

  6. Amano il contatto con chi vive nella destinazione, per poter dialogare, conoscere ed apprendere in maniera più autentica e genuina tradizioni e culture direttamente da chi le vive, preferendo ricevere le informazioni direttamente dalle persone.

  7. Si immergono della località visitata, prendendosi il tempo di vivere esperienze che accrescano il proprio bagaglio culturale, aprendo nuovi orizzonti.

  8. Dimostrano di acquistare prodotti e souvenir in grado di supportare l’artigianato locale e valorizzare le identità territoriali. 

  9. Non amano le vacanze frenetiche, prediligono visitare pochi posti prendendosi il tempo necessario per entrare nell’anima dei luoghi, viverli ed assaporarli in maniera responsabile.

  10. Al rientro, si ritagliano del tempo per riflettere sull’esperienza che hanno vissuto, sulle persone che hanno incontrato e sulle cose che hanno visto, condividendo emozioni ed itinerari con chi ne condivide filosofia e valori.
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Federica Sartori
Scritto da Federica Sartori

Sono una persona schietta e genuina, sempre sorridente e mi piace portare un po’ della mia personalità in ogni situazione. Credo che le migliori idee e relazioni nascano davanti ad un buon bicchier di vino.

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