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Hotel pet-friendly: basta il supplemento?

 

Se perfino Ikea ha appena lanciato la nuova collezione interamente dedicata agli amici a 4 zampe di sicuro non è un caso. Divani in miniatura, set di ciotole di tutti i colori, giochi in linea con lo stile della nostra nuova cassettiera svedese. Insomma, sarà perché vogliono fare gli estrosi o perché hanno capito quale sia la direzione giusta da percorrere in fatto di business?

Giusto per capire, vi do qualche numero: 80 milioni di gatti e 60 milioni di cani in Europa. In Italia la proporzione di animali domestici ha raggiunto livelli strabilianti: 1 ogni 4 abitanti.

Chi ancora crede che questo aspetto non riguardi il turismo, probabilmente vive su un altro pianeta o nel paese dei balocchi. Con numeri da capogiro come questi e la campagna di sensibilizzazione portata avanti negli ultimi anni con successo contro gli abbandoni, sempre più famiglie viaggiano con il proprio compagno a 4 zampe. E non solo nuclei famigliari con bambini, (nel 2015 quasi il 50% delle famiglie in viaggio erano accompagnate da un animale) ma anche coppie, single, nonni, tutti insomma.

 

Non siamo più nelle condizioni di decidere se vogliamo accettarli nel nostro hotel o meno, dobbiamo pensare a come fare per accoglierli al meglio.

Altrimenti dovrete prendere consapevolezza che vi perderete la possibilità di intercettare quel 25% di fetta di flussi che i viaggi a 4 zampe ricoprono. Un mercato che genera turisticamente circa 30 milioni l’anno non è più un mercato di nicchia, ma un fenomeno in crescita! Pensate solamente che secondo l’Osservatorio Quattrozampeinfiera, nell’estate 2017 tra i possessori di un animale domestico, circa l’87% ha dichiarato che avrebbe trascorso le vacanze in compagnia del proprio amico quadrupede. Siete ancora in dubbio se accettare o meno i cani?

Qualcuno di voi potrebbe rispondermi che i cani fanno danni, sporcano, sono fonte di chiasso e confusione e potrebbero disturbare gli altri ospiti.  Sono d’accordo, anche se mi torna alla mente la dichiarazione di un albergatore che qualche anno fece scalpore quando dichiarò, in risposta ad una richiesta di soggiorno in compagnia del cane, che tutti i cani fossero i benvenuti, i loro padroni un po’ meno!

Per gli irriducibili del “no, qui il cane non entrerà mai” la lettura di questo articolo si potrebbe concludere qui. Per tutti gli altri, che volessero provare nuove strade, o addirittura senza alcuna idea particolare, si stanno apprestando ora ad intraprendere la carriera di albergatore, lascio qualche consiglio che potrebbe tornare utile.

 

Accettare i cani con mille restrizioni al seguito come supplementi da capogiro, non lasciarli mai da soli in camera, non portarli nelle aree comuni, solo in camera con balcone etc.etc, è controproducente.

Nel momento in cui la vostra comunicazione vi pone sul piano di hotel pet-friendly dovrete essere coerenti con quanto dichiarato, altrimenti, se li accettate con restrizioni, non dovrete incentivare nessun canale che vi propone come hotel per cani perché, a meno che i padroni non vengano perché innamoratissimi del vostro hotel, la loro vacanza potrebbe trasformarsi in un incubo e quindi farvi ricevere un feedback negativo nonostante gli innumerevoli sforzi.

Dovrete rimanere “nell’ombra” e dichiarare di accettare i cani solo su richiesta.

Chi invece per scelta vuole dichiararsi un hotel pet-friendly, oltre che agire a livello di promozione attraverso l’inserimento su tutti i canali e portali specializzati in fatto di vacanza con gli animali, dovrà impostare la propria policy coerentemente con l’obiettivo di far felici sia cani che padroni per il tempo che soggiorneranno in struttura.

 

Ecco che qui si lascia spazio alla vostra fantasia e più servizi dedicherete a questo tipo di clienti, maggiore sarà il successo del passaparola che sarete in grado di generare.

Solo qualche esempio dai costi contenuti: dal far trovare in camera kit con copertina, ciotole e biscottini di benvenuto al dedicare uno spazio del vostro giardino alle corse dei quadrupedi. Dall’offrire un servizio di dog-sitting all’assistenza veterinaria, tutte azioni che vi distingueranno da chi dichiarerà di accettare i cani, ma che di fatto disincentiva totalmente la loro presenza.

Come sempre, quando avrete chiara l’identità della vostra struttura, sarà più facile sapere in che direzione andare e se sarà quella che accetta gli animali ora sapete che sarà necessario specializzarsi anche nell’ospitalità a 4 zampe per un sicuro successo!

 

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